La Fuffa è finita!

L’apprezzamento più motivante proveniente dai colleghi che ci chiamano per saperne di più sul nostro Sindacato Fenice è il seguente: “finalmente leggo le stesse cose che penso da anni!“. Già, perchè il nostro Sindacato Fenice la realtà non la nasconde dietro cortine fumogene di fuffa come le famiglie professionali, la Quarta Area, il nuovo sistema di progressione economica. Fenice lo ha scritto, lo scrive oggi e lo ripeterà fino a quando le cose non cambieranno: questo Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Funzioni Centrali rappresenta per i Funzionari Laureati un fallimento, una beffa e un danno.

Non c’è bisogno di parole quando a parlare sono i fatti e i fatti sono spietati: le famiglie professionali ci sono sempre state quindi presentarle come straordinaria innovazione è pura fuffa fumogena. La Quarta Area, chi l’ha vista? E, sopratutto, in quanti la vedranno? Dal maggio 2022 (data di fima di questo deplorevole contratto) ad oggi, nel 99% per cento delle Amministrazioni del Comparto Funzioni Centrali non solo non si è vista neanche l’ombra di un posto in Quarta Area ma nemmeno se ne parla più e così ogni tanto i vertici amministrativi e sindacali, per “sedare” qualsiasi tentativo di protesta, sono obbligati a tirar fuori qualche fantasiosa fantasia del tipo: diminuiremo il numero di dirigenti per aumentare il numero di Funzionari che li sostituiscano. Fantasiosa fantasia, per giunta in contraddizione con una realtà che loro stessi hanno voluto: eliminare la figura dei Funzionari direttivi che avevano già tra le loro mansioni quella di vicario/sostituto del Dirigente.

Dicono di volere la Quarta Area che rappresenti l’élite dei Funzionari dunque trattando chi non dovesse avere la sorte di accedervi come la non élite, la base, il popolo di deretani (ops, ci scusiamo con i politicamente corretti) da sfruttare; solo funzionali alle strapagate carriere dirigenziali e dei pochissimi “eletti” che vedranno la Quarta Area. Se mai qualcuno la dovesse vedere.

La psicologia delle masse è cosa straordinaria e i decisori politici, amministrativi e sindacali ne conoscono benissimo i fondamenti. Così l’anestetizzante fuffa di cui stiamo parlando ha una sua ragione e un suo scopo chirurgico: ammaliare l’immaginario individuale del singolo Funzionario prospettandogli una posizione di estremo vantaggio, facendo leva sul suo egoismo e invertendo così il senso di ingiustizia e l’istinto di protesta in modo da contrastare chi quella protesta la vuole portare avanti. Una strategia comunicativa sofisticata che punta sull’istinto di sopraffazione del singolo sul branco. Sofisticata ma al contempo banale per le troppe volte in cui viene utilizzata, se non fosse che nel pubblico impiego continua a funzionare.

Con noi di Fenice però non ha funzionato. E non solo non ha funzionato ma ci ha talmente indignato da fondare un Sindacato per creare una voce, l’unica, che dica le cose come stanno. Troppi anni di esperienza, troppe delusioni, troppe cazzate ascoltate e una sola realtà: quella attuale che vede annullati profili, titoli, esperienze e un peggioramento dell’incentivazione economica a fronte di un costo della vita ormai parametrato alle possibilità di spesa di corrotti, spacciatori e prostitute di onlyfans.

E si rimane a bocca aperta per lo scollamento estremo che si percepisce ai Forum, alle Convention, alle Fiere sulla P.A. rispetto alla realtà che si vive negli Uffici, rispetto alle sacrosante aspirazioni tradite dei Funzionari Laureati e rispetto alla demotivazione imperante di cui non vi è traccia nei consessi di cui sopra dove vengono descritti mondi immaginari dalle prospettive fantastiche, servite su un letto di termini inglesi utilizzati come tappeti per coprire una devastante realtà: quella della incessante fuga di sgamatissimi giovani immuni dai tentativi di intortamento dei pifferai 2.0.

Per noi del Sindacato Fenice ciascun Funzionario con laurea magistrale/specialistica ha diritto al riconoscimento dei propri titoli, della propria preparazione e della propria esperienza. Per questo il nostro progetto di decreto legge prevede una nuova Quarta Area attraverso la quale valorizzare, nella sua posizione apicale, anche un’élite ovviamente destinata a pochi ma senza considerare il resto dei Funzionari con laurea magistrale/specialistica con disprezzo, equiparandoli in tutto e per tutto al personale senza il titolo di studio oggi previsto per l’accesso all’attuale Quarta Area.

Il Sindacato Fenice chiama a raccolta tutti i colleghi intorno ad un progetto (clicca qui per scoprirlo) antifuffa. Semplice, realizzabile attraverso la normativa attuale e in grado di ridare dignità professionale ai Funzionari con laurea magistrale/specialistica, garantendo eccellenza in ogni angolo della PA.

Liberati dalle false promesse e inizia a lottare per difendere la tua dignità professionale unendoti per un anno con noi. Alla fine dell’anno tireremo le somme e se saremo tantissimi daremo una svolta al nostro futuro.

Clicca qui per iscriverti a Fenice.

o vai su https://sindacatofenice.it e leggi tutto su di noi.

About Sindacato Fenice

42 commenti

  1. Avanti così. Insisti, resisti, ottieni, conquisti.

    • È ora di finirla con tutta questa fuffa. I funzionari con laurea specialistica sono stanchi. Solo Fenice può cambiare questa assurda situazione

  2. Gaetano Longobardi

    Salve sono un collega Funzionario Economico Finanziario con laurea Magistrale in Economia. Sono pienamente d’accordo con voi della Fenice e lo dico da RSU CGIL pentito .

  3. Per questo articolo un solo aggettivo: “potente”.
    Articolo di una potenza, per la realtà descritta, che dovrebbe far sussultare i cuori di pietra e le menti abbindolate di tutti Funzionari, giovani e anziani, di una Pubblica Amministrazione che non è più al passo con i tempi. Svegliatevi e meditate popolo dei Funzionari della P.A.. Vi renderete conto che l’unico progetto che oggi può ridarci la perduta dignità professionale e domani continuare a mantenerla, cercando di custodirla sempre, è il progetto del Sindacato Fenice.
    Luigi Bigagnoli

    • La disamina è chiara, puntuale ed illuminante.
      Resta sempre la solita domanda: cui prodest?
      In questa storia, senza lieto fine, ne usciamo tutti perdenti.
      In primis noi ex direttori, mai considerati, mal pagati e sempre bistrattati; la P.A. che logora le cerniere più funzionali del suo apparato pesante e disfunzionale; il sistema educativo e formativo, soprattutto l’università, che vede svalutati i titoli rilasciati a fronte degli investimenti fatti nella cultura e nel capitale umano ed infine l’intera società che, a seguito della deprivazione degli status sociali legati alle professionalità svilite, non trova più appetibile la partecipazione ai relativi ruoli con conseguente deprivazione di importanti categorie, sia dal punto di vista economico sociale che umano.
      C’è solo da augurarsi che dietro questa iattura totale ci sia almeno un disegno lucido e malefico di qualche grande nemico dell’Italia e della ‘cosa pubblica’ perché laddove fosse solo noncuranza, negligenza, ignoranza ed incapacità della classe dirigente, sarebbe solo da perdere ogni speranza.

  4. Una perfetta descrizione dell’opera di distruzione nei confronti della categoria dei funzionari laureati su cui si è fondata la pubblica amministrazione. Questa è l’ultima occasione per rivendicare ciò che ci hanno sottratto con metodo scientifico negli ultimi venti anni. Siamo tantissimi, dobbiamo diffondere la voce per portare le nostre istanze a livello istituzionale.

  5. Più chiaro di così non è possibile: sarebbe ora che tutti i colleghi funzionari laureati tirassero fuori la testa da sotto la sabbia!

    • Ottimo articolo. Molto incisivo.

      • Articolo che illustra in maniera lucida la realtà vissuta da noi Funzionari costretti a non avere mai il giusto riconoscimento professionale. La sintesi rappresenta in maniera impeccabile ed incisiva la storia di molti di noi. Ma la speranza non la possiamo perdere, anzi una luce in fondo al tunnel il Sindacato Fenice riesce a farcela intravedere.
        Noi ci crediamo……..un grazie ai promotori per la tenacia e lo spirito profuso a difesa delle nostre bistrattate carriere.

  6. Bisogna rianimare le coscienze assopite, fare capire che ognuno di noi può contribuire al cambiamento perché uniti siamo una forza.
    Basta stare fermi a guardare o lamentarsi!

  7. Nel silenzio assordante dei colleghi che restano alla finestra a guardare e delle istituzioni che tentano di insabbiare una riforma del 2022 svilente per i funzionari laureati, la voce di Fenice in questo articolo appare come uno squarcio di onestà intellettuale che auspico scuota le coscienze perché solo insieme e uniti si puo’ costruite un futuro lavorativo migliore per noi stessi e per chi verrà dopo di noi

  8. Ottimo
    Ci deve dare quello ke ci hanno tolto.
    La ex carriera direttiv andava e va rispettata.

  9. Articolo interessante come è interessante la proposta di Fenice. Noto con piacere che un consigliere direttivo già vicesegretario di un altro sindacato condivide l’articolo.

  10. L’articolo che leggiamo sopra non potrebbe descivere meglio la concretezza e la drammaticità esistenziale (professionalmente parlando) che oggi una grandissima parte di lavoratori della P. A si trova a sopportare. Già, perché constatare quotidianamente che gli sforzi perpetrati per portare avanti la “baracca”non trovano mai un riconoscimento tangibile oltre alla ricompensa da” gregge da sfamare”, diventa svilente oltremodo, mentre qualcuno continua a spartirsi la torta alle loro spalle.
    Ma come diavolo si può avere il coraggio di parlare di sviluppo e crescita della P. A. quando chi dovrebbe realmente adoperarsi per realizzare tutto ciò si barrica costantemente dietro a prebende, diritti acquisiti e borbonica autoreferenzialitá?

  11. Una analisi lucida della situazione attuale che ci porta a riflettere sulla situazione assurda che si è venuta a creare con l’abolizione della figura del direttore: una “reformatio in peius” che non trova uguali in nessun altro ambito. Invece di promuovere il personale, questo viene addirittura declassato. Occorre davvero porre rimedio a questa stortura.

  12. Carlo Colombarini

    Anni di studi, formazione continua ed esperienze completamente dimenticati. É ora di dire basta. Una massificazione ingiustificata che non fa intravedere alcuna possibilità di crescita personale e professionale.
    Grazie FENICE.

  13. Condivido pienamente l’articolo. Dà voce a sentimenti che noi funzionari avvertiamo fortemente, da quando la scellerata complicità di tutti i sindacati ha permesso l’annullamento delle nostre carriere, l’annullamento di quello che faticosamente ciascuno di noi ha costruito nel corso di tanti anni di lavoro, di studio e di impegno al servizio della Pubblica Amministrazione, al servizio dei Cittadini.
    Dice bene l’estensore dell’articolo: avvertiamo il “disprezzo” del nostro “datore di lavoro”, il disprezzo di chi, invece, ha il dovere Costituzionale di garantire un adeguato percorso di crescita professionale!

  14. Sono perfettamente d’accordo con l’articolo del Sindacato FENICE.

    • Se il disegno è quello di distruggere la Pubblica Amministrazione… complimenti, state raggiungendo l’obiettivo!

      • Più che la distruzione della P.A. l’obiettivo sembra essere quello di privatizzarla totalmente. Hanno iniziato con l’esternalizzazione dei servizi che gli stessi Funzionari direttivi avrebbero potuto offrire e stanno completando l’opera affossando le nostre figure professionali.
        Ovviamente il tutto avrà ripercussioni nelle tasche degli italiani che dovranno pagare i servizi il triplo di quanto pagano attualmente.

  15. Francesco Massidda

    Sono vicino ai sessant’anni e ai 35 di contributi e se volessimo dare una qualificazione alla mia brillante carriera di Direttore, sarebbe giusto attribuirle un riferimento marino: la carriera del gambero, nelle torbide acque salmastre di una Pubblica Amministrazione che, dopo avere gratificato le nostre precedenti promozioni con stipendi da fame, nel piu’ assoluto appiattimento dei titoli di studio e dei meriti professionali, ha deciso di comprimere qualsiasi altra soddisfazione, come quella, morale, di aspirare ad una carriera che, pur essendo poco gratificante dal punto di vista economico, aveva fino ad ora quantomeno fatto apparenti passi in avanti. E allora facciamo i nostri complimenti a chi detta le regole: siete riusciti, finalmente, a provocare un moto retrogrado: quello dei “gamberi amministrativi”, appunto…una vera e propria innovazione epocale, che resterà scolpita nel tempo.

  16. Sono d’accordo con FENICE altrimenti riprendetevi il titolo di studio e ridatemi il tempo perso di tutti gli anni di studio e i soldi investiti dai nostri genitori. Vogliamo un futuro migliore per chi verrà dopo di noi. Non calpestiamo la professionalità e la dignità dei funzionari laureati che hanno dato tanto all’Amministrazione.

  17. Ci hanno immessi in una carriera altalenante, tendente al basso, all umiliazione, ai compromessi,..e la cosa che duole dì più con l avallo dei sindacati…dai quali mi sono subito cancellato dopo 35 anni

  18. Vorrei porre l’accento su un’altra questione riguardante la parte economica del nuovo Ccnl. Il fatto di eliminare le fasce economiche e di livellare i tabellari sostanzialmente a quello della prima fascia economica per tutti, seppur garantendo il vecchio livello retributivo tramite i cosiddetti “differenziali retributivi”, comporta nel tempo una perdita economica rilevante, soprattutto per le vecchie fasce economiche più alte. Mi spiego meglio. Sostanzialmente il differenziale retributivo, se ho capito bene, costituisce ora un quantum fermo nel tempo che non farà più parte della contrattazione, per quest’ultima rilevando solo il tabellare, portato dal nuovo contratto al livello minimo. Quindi in tempi di inflazione crescente, come succede ora, il differenziale retributivo perderà valore ogni anno. Vi sembra una cosa costituzionalmente corretta? Io vi chiedo di inserire nell’articolo anche questo concetto, molto rilevante secondo me. Quindi la beffa è doppia: da un lato cancello con un colpo di spugna l’expertise acquisita in 20/30 anni livellando di fatto le “funzioni” attribuendo a tutti il nome generico di funzionario; dall’altro appiattendo il tabellare a livello minimo e di fatto drenando risorse alle retribuzioni più alte nel tempo. È di questo che dobbiamo chiedere spiegazioni alla politica e portare all’attenzione sui tavoli rilevanti per la contrattazione. Perché se sono entrato in amministrazione 20 anni fa come funzionario esperto e ho faticosamente acquisito la fascia 6, ora mi trovo svilito e livellato a un funzionario appena immesso in servizio con la semplice laurea, quando la sottoscritta per avanzare ha fornito titoli (specializzazione, dottorato…) esperienza e anni di lavoro? E perché ora il mio tabellare non esiste più?

    • Complimenti Francesca hai sottolineato un ulteriore punto su cui riflettere, che anche io avevo notato. Aggiungo che tutti i nuovi entranti partono da quel minimale, che è più basso del vecchio tabellare. La cosa è stata studiata a tavolino con la compiacenza di certi sindacati, che svendono gli interessi dei lavoratori (retribuzione e carriera) in cambio di interessi personali e di vantaggi dell’apparato ‘sindacato istituzionale’, vedi tutte i vari servizi dei CAF ecc…….

  19. In modo esaustivo è stata narrata la (triste) vicenda dei Funzionari. Soprattutto servirà da sveglia a coloro che ancora parlano di Quarta Aerea di spettanza dei Funzionari.
    Un grazie a Domenico e agli altri promotori. Sarà merito Vostro se qualcosa cambierà.

  20. La pubblica amministrazione ed il mio Ministero dell Interno insieme a Cgil Cisl Uil ed i Prefettizzi nel contratto Integrativo hanno eliminato l Area Elevata Professionalità è stato uno schifo questo Contratto che aiuti i Prefetfi per non farci arrivare alla Dirigenza. Vergognatevi.

  21. Il problema si chiama “privatizzazione del pubblico impiego”, una delle più grandi boiate giuridiche del diritto italiano fortemente voluta dai Sindacati della Triplice per veder aumentato (come accaduto) il loro potere di fronte ad una P.A. che ha delegato ad un organismo, L’ARAN, la funzione di accogliere qualsiasi richiesta provenga dai Sindacati in sede di contrattazione purchè non tocchi i Santuari della Dirigenza e non derapi con le richieste economiche. E così è stato: oggi l’Aran inghiotte qualsiasi indecenza provenga dalla Trimurti, mentre avrebbe il dovere di stopparla. Il Presidente dell’ARAN dovrebbe spiegarci il perchè di tanta cieca accondiscendenza a proveddimenti che fanno a cazzotti con la decenza stessa della P.A. e la dignità del personale della P.A. munito di titoli superiori. La privatizzazione , nelle banniate (scusate il sicilianismo) governative dell’epoca, doveva servire a mettere in riga i fannulloni. Il risultato è stato un D.Lgs. 165/2001 in base al quale al fannullone il Dirigente alla struttura a cui appartiene può irrogare solo il richiamo orale, contrariamente al passato. M…a che paura 🙂 .-La privatizzazione avrebbe dovuto rendere efficiente e produttiva la P.A. L’avvio di questa presunta “età dell’oro” sono stati i passaggi di area basati su concorsi dove la domanda più difficile era il numero dei re di Roma . E stendiamo un pietoso velo su tutte le altre balordaggini propalate all’epoca. Che poi chissà perchè da una cosa così bella come la privatizzazione del rapporto di lavoro, più bella della Nilke di Samotracia, come direbbe Marinetti, sono stati esclusi proprio gli stranoti figli di un Dio Maggiore della P.A.: magistratura, carriera diplomatica, FF.OO. e Dirigenza prefettizia. Mistero…Si fa per dire,naturalmente. L’appiattimento delle professionalità e dei titoli di studio è l’ultima barriera che doveva cadere per certificare il trionfo di certo sindacalismo trepalleunsoldo tipico della P.A. italiana, un sindacalismo che guarda solo ai numeri (i quali, a domanda, rispondono puntualmente che i diplomati nelle P.A. sono molti di più dei laureati e che dunque vanno sempre coccolati con grande cura) e ai vantaggi “laterali” per i suoi esponenti, piccoli e meno piccoli (incarichi di commissioni e via discorrendo). Questa barriera è già caduta nel 2010 nel solo Ministero dell’Interno, nel silenzio generale. Oggi, dopo l’esperimento -pilota del Viminale andato a buon fine , è stato esteso a tutte le Amm.ni Centrali. Ben vengano dunque Fenice, alla quale mi onoro di appartenere, e le sue lotte sacrosante. Un caro saluto a tutti i colleghi del ns. Sindacato.

  22. L’articolo descrive con molta efficacia una realtà dolente, nella quale invece di andare avanti, si torna indietro. Bisogna uscire da una pigra rassegnazione e prestare ciascuno la propria voce per la causa comune

  23. Nel contratto collettivo nazionale di lavoro la carriera amministrativa dei funzionari laureati è stata definitivamente appiattita, grazie alla disattenzione dei vari governi negli ultimi anni e soprattutto grazie alla complicità dei grandi sindacati.

    I funzionari della carriera direttiva e con lunga esperienza sono oggi di fatto assimilati a quelli appena entrati, persino a quelli non laureati, e si impedisce così definitivamente ogni possibilità di progressione di carriera.

    La dismissione della carriera direttiva nelle amministrazioni centrali ha proceduto di pari passo con le progressive e spesso dannose privatizzazioni di beni e servizi pubblici in Italia.

    • Collega, permettimi:l ‘appiattimento è stato UNICAMENTE VOLUTO dai Sindacati, fin dall’esordio della privatizzazione. La catena di comando governativa e ministeriale c’entra poco e se ha una colpa, in questa circostanza, è quella dell’indifferenza dimostrata ai tavoli contrattuali verso una simile questione.
      Al Potere interessa che non si tocchino i “diritti” dei loro Gran Ciambellani ( leggasi: Medio-Alta e Alta Burocrazia) Ai sindacati interessa far crescere o non far diminuire le tessere. Ede è notorio che la gran parte dei dipendenti delle Amm.ni Centrali è composta da DIPLOMATI.
      Per cui in Italia abbiamo questa polarizzazione della “fauna” tutelata : i vertici si coccolano la Dirigenza, i Sindacati si cocolano chi non ha titoli di studio superiori. Sono due capi condominio che si curano l’uno l’attico e l’altro il piano terra e il primo piano. Il secondo è come se non esistesse

  24. Memento audere semper…….

  25. Francesca ha colto nel segno. Il differenziale ex art 52 diventa una sorta di retribuzione individuale fissa ed immutabile, pertanto falcidiata dall’inflazione. Inoltre, l’indennità di amministrazione diviene uguale per tutta l’area, pertanto, la parte più elevata degli apicali non sarà adeguata agli incrementi contrattuali in quanto conglobata nel predetto differenziale. Con questo contratto, saranno possibili incrementi stipendiali di euro 2.250 lordi con apposite procedure per un massimo di 5 differenziali in tutta la “carriera”. La categoria degli ex direttivi è stata quella maggiormente.
    Abbiamo subito la soppressione della carriera direttiva, la soppressione dell’inquadramento in nono livello (che ci ha obbligato alla procedura interna 14 anni dopo), la soppressione della vicedirigenza e adesso la soppressione del profilo di direttore. Infatti, con l’ultimo contratto, COME NEL GIOCO DELL’OCA si torna al punto di partenza. Quo usque tandem abutere….

  26. In Italia le caste vengono sempre protette e tutelate (così come gli evasori fiscali). A noi Direttori, con la retrocessione a funzionari, ci hanno dato il benservito…..
    In questo modo, hanno realizzato l’obiettivo di creare un esercito di maggiordomi al servizio delle varie caste di turno (prefettizi, magistrati, ecc.), escludendo dai posti di vertice potenziali concorrenti, magari più bravi.

  27. Spero vivamente che chi di dovere legga questo articolo e i suoi commenti, il grido di uomini e donne che malgrado tutto sono ancora l’ossatura della PA. Si perché noi nei fatti siamo Funzionari, persone che si sono preparate per entrare nella PA per fare in modo che essa funzioni. Non a caso ci è stata chiesta una laurea magistrale per passare un concorso con due scritti oltre colloquio e 6 mesi di corso in una scuola della PA. Dopo quasi 30 anni da potenziale dirigente pubblico mi ritrovo ad essere funzionario equiparato o meglio assorbito in una area in cui sono stati raccolti tutti, ma proprio tutti, basta un diploma e tanti anni di servizio. Personale che il più delle volte continua a fare mansione da operatore o collaboratore. Il più delle volte, invece, gli ex direttivi continuano a reggere la baracca e il dirigente.
    Allora mi domando ma dove sta andando la nave? In una rotta felice e serena o tra gli scogli per poi sbattere e farsi molto male?
    La proposta di FENICE può essere una soluzione semplice e non onerosa, che andrebbe attentamente valutata per porre almeno in parte rimedio al grosso problema funzionale che la PA attraversa.
    Voglio credere che queste lamentele siano ascoltate da persone che ancora hanno a cuore le vicende della ns nazione, persone in capo al quale stanno le decisioni che riguardano la PA. Abbiate il coraggio di porre freno a queste brutture, date ragione all’evidenza dei fatti, ve lo chiedono onesti servitori dello Stato che hanno a cuore la propria dignità professionale ma anche le sorti del Paese in cui vivono.

  28. Eleuterio lovaglio

    Noi tutti siamo fiduciosi che le legittime e sacrosante battaglie portate avanti da “Fenice” possano presto sfociare in risultati concreti e rispettosi sia del percorso professionale che di quello accademico fatto da ognuno di noi.
    Forza Fenice, Avanti tutta!

  29. Condivido la stanchezza dei colleghi funzionari con laurea specialistica.
    È ora di finirla con tutta questa fuffa e la saggezza di Buddha può essere illuminante nell’affrontarla nel modo giusto:
    “Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato, ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare.”
    Solo noi di Fenice potremo cambiare questa assurda situazione…
    FORZA FENICE!!!

  30. Ho disdetto la mia tessera di iscritta CISL dopo 20 anni di appartenenza. Mi sono resa conto di essere stata solo un numero funzionale ad un potere decisionale che ha calpestato i miei titoli e la mia professionalità. Voglio manifestare qui la mia ferma protesta contro coloro che hanno distrutto ogni mia motivazione lavorativa mettendomi sullo stesso piano di un diplomato o di un laureato triennale con quelle insulse convenzioni volute da Amministrazioni e Sindacati già denunciate illo tempore dalla trasmissione televisiva Report. Questo articolo rappresenta per la prima volta i fatti come realmente sono e come realmente li conosciamo noi che negli uffici ci viviamo. Grazie dunque a questo Sindacato al quale mi riprometto di aderire prestissimo.

  31. Il personale contrattualizzato laureato del comparto funzioni centrali nel corso degli anni ha subito ingiustizie che ad oggi risultano difficili da elencare ..dalla vicedirigenza al tentativo ultimo di una scatola vuota cosiddetta AREA EP rimasta sulla carta …..ben vengano le proposte della Fenice al fine di sensibilizzare le autorità competenti in merito alle giuste rivendicazioni dei funzionari laureati del comparto …l’esperienza acquisita e il sacrificio universitario presso università riconosciute e non create da magici provvedimenti non può essere tralasciato ed appiattito….il lavoro pubblico deve essere guidato da conoscenza ed esperienza …questi sono i requisiti cardine per una progressione in carriera..non ci sono altre strade..l’appiattimento nelle aree va contrastato con ogni mezzo…lecito..w la fenice

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