Ex-Direttori del Ministero della Giustizia: imparare dalla storia per non morire

Riprendiamo, dopo la pausa estiva, l’attività del nostro Sindacato Fenice, unica organizzazione del panorama sindacale nata per difendere la dignità professionale degli ex Direttori e di tutti i Funzionari con Laurea magistrale/specialistica attraverso la richiesta all’Aran della reintroduzione del profilo professionale di Direttore e di una rivisitata Area delle E.P. , stavolta con copertura finanziaria, nella quale far transitare, nello step iniziale di questa, tutti gli attuali Funzionari con laurea magistrale/specialistica e nella quale tale titolo rappresenti una condicio sine qua non per l’accesso. Troverete il nostro progetto cliccando qui.

Ricordiamo che Consiglio Nazionale di Fenice sono presenti ex-Direttori del Ministero dell’Interno ed ex-Direttori della Giustizia così come Funzionari con laurea magistrale/specialistica di vari dicasteri, tutti colleghi che hanno imparato dalla storia delle Amministrazioni che nessun può correre da solo per difendere il proprio profilo. Chi l’ha fatto in passato è professionalmente morto perchè contano solo i numeri. Al tavolo Aran, il solo luogo dove si decidono i nostri destini professionali, Comitati, chat, gruppetti e poche centinaia di dissidenti fanno solo sorridere. Lo ripetiamo: contano solo i numeri. Lo sanno bene alcune categorie che si credevano “casta” e che hanno sempre disdegnato l’unione ad altri profili sino a ritrovarsi in questi anni ad andare in pensione esattamente con lo stesso profilo giuridico dell’ultimo funzionario diplomato. Una mortificazione voluta da un atteggiamento stupido e miope.

Noi siamo quelli che da due anni denunciamo da soli il bluff delle Elevate Professionalità, strumentalizzate da chi, senza il minimo scrupolo deontologico, le ha utilizzate per distogliere l’attenzione dal vergognoso appiattimento nella Terza Area sancito dal CCNL 2019-2021 che lo ha esteso a tutte le Amministrazioni del Comparto Funzioni Centrali. La realtà ci ha dato ragione a testimonianza del fatto che conosciamo benissimo il terreno sul quale ci muoviamo.

E noi siamo quelli che da un anno e mezzo stiamo gridando nelle orecchie dei Direttori della Giustizia e degli altri Ministeri che ancora mantenevano tale profilo che non sono più Direttori, che sono Funzionari “semplici”, giuridicamente equiparati ai Funzionari non laureati anche se il loro Contratto Integrativo ancora non è stato firmato. Come se dipendesse dall’integrativo. Lo ripetiamo per l’ennesima volta: ciascun Ministero non può fare altro che recepire il CCNL; non è possibile che l’integrativo faccia sopravvivere il profilo di Direttore perchè i Contratti Integrativi contengono norme organizzative di settore che non possono derogare alle norme quadro contenute in un CCNL. Inutile protestare con il proprio Ministero perchè gli attori principali di questo tristissimo film sono Aran (il Governo) e le OO.SS rappresentative firmatarie dei CC.CC.NN.LL.

Così mentre i colleghi che ancora credono di essere Direttori dormono sogni beati nella malsana convinzione che il loro integrativo li salverà o che al più, improvvisano Comitati – encomiabili per carità – cercando di organizzare manifestazioni contro il loro Ministero… a Roma, in via del Corso, Aran e Sindacati hanno già messo a punto le prime bozze del prossimo CCNL 2022-2024, quelle famose ineludibili norme quadro di cui sopra che, sappiatelo, confermano e ratificano l’appiattimento dei Funzionari laureati e diplomati e l’avvenuta sepoltura del profilo di Direttore, nonostate l’ultima direttiva del Ministro Zangrillo consigli di valutare in sede di contrattazione per il prossimo CCNL le esigenze delle singole Amministrazioni in tema di ordinamento professionale.

Chi legge ci perdoni la schiettezza e la franchezza. Ci deriva da decenni di esperienza, di militanza all’interno dei Sindacati più rappresentativi con l’illusione di poter cambiare qualcosa dall’interno, di vita vissuta. Ormai siamo conosciuti per essere politicamente scorretti perchè francamente siamo stufi di raccontarci e di sentirci raccontare favolette e plateali prese per i fondelli.

Esistono solo tre verità assolute che contengono l’unica ricetta per avere avere qualche possibilità di vederci restituire il profilo di Direttore e successivamente chiedere la creazione per tutti i colleghi con laurea magistrale/specialistica un’Area delle E.P. con tre step Funzionario/Direttore/Direttore E.P. Discostarsi da queste verità significa fallire, perdere tempo e non ottenere assolutamente nulla:

  1. Diffidare di tutte le OO.SS che hanno firmato il CCNL e che ora tentano di infiltrarsi nella protesta con il solo scopo di fare tessere.
  2. Senza un abbandono di massa delle tessere, specie di quelle rilasciate da chi conduce realmente i giochi, ovvero la Triplice, nulla è possibile. Solo facendo capire a lor Signori a suon di disdette il livello di incazzatura dei Direttori e dei Funzionari Laureati con laurea magistrale/specialistica sarà possibile spingerli a rivedere le loro convinzioni. E chissenefrega se ci sono le assicurazioni, le convenzioni, le pentole e i plaid gratuiti. La dignità impone che per il tempo necessario ciascuno si paghi da solo l’assicurazione. Noi lo stiamo facendo e ci sentiamo straordinariamente liberi.
  3. Gli ex Direttori che pensano di riuscire a riavere il loro profilo professionale prescidendo dalle rivendicazioni degli altri Funzionari laureati magistrali/specialistici possono togliere definitivamente le targhette dalle loro porte e buttare i loro timbri nei cestini: siamo tutti nella stessa barca e con le stesse lauree e in tantissimi casi le stesse abilitazioni professionali. I Direttori della Giustizia assunti per concorso nel 2021 non commettano lo stesso fatale errore degli ex Consiglieri di Ragioneria del Ministero dell’Interno accoltellati dalla loro stessa spocchia. Contano i numeri e i numeri si fanno aggregando colleghi che abbiano un denominatore comune. Non è tempo di divisione ma è tempo di unione, ciascuno per ottenere la propria parte di risultato. E non ci sarà risultato senza numeri. Migliaia di colleghi in protesta faranno paura a chiunque, sopratutto se gestiscono o contribuiscono alla gestione di Uffici. Centinaia faranno sorridere. Ovviamente parliamo di migliaia di colleghi che non si limitano a mettere il cuoricino sui social mentre magari in tasca mantengono la tessera di chi gli ha tolto il profilo professionale. Parliamo di colleghi che sono disposti a manifestare, a tirar fuori qualche soldo per la causa comune, a metterci la faccia, a scendere in piazza. Come si faceva una volta quando si ottenevano i risultati. Che a mettere like e minacciare venti di guerra sui social, cari e care leoni e leonesse siamo bravi tutti. Quindi scegliete da che parte stare molto in fretta perchè a quel tavolo sul quale si decide il nostro destino professionale non vedono l’ora di firmare per consolidare la massificazione nella Terza Area, sicuri di fare i conti senza l’oste. Come sempre.

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3 commenti

  1. Mi auguro che i colleghi della Giustizia leggano quest’articolo e non perdano tempo in inutili manifestazioni ma si uniscano nella lotta comune in cui si sta impegnando Fenice, solo così forse riusciremmo tutti a fare valere i nostri diritti.

  2. Apprezzo le grandi doti comunicative, la chiarezza e la capacità di sintesi. Tutto così chiaro ma non abbastanza da smuovere le coscienze. Attendiamo l’esito delle proteste dei Direttori di Giustizia ma soprattutto la firma del loro contratto integrativo..vediamo se abbraccieranno il progetto Fenice con le proposte per il passaggio in IV AREA e con loro tutti gli altri funzionari del comparto Funzioni Centrali.dequalificati a scapito della qualificazione degli assistenti muniti di un diplomato triennale. Non molliamo e a breve dovremmo occuparci anche del piano del Governo di portare l età pensionabile a 70 anni.

  3. Un grande articolo che conferma che Fenice ha la visione. Grande rispetto per i colleghi della Giustizia ormai quasi ex direttori, dotati di capacità di analisi, coordinamento e agguerriti al punto giusto. Tuttavia, pensano di andare da soli mentre forse sono già nella palude assieme a tanti altri come noi che, insieme, potrebbero raggiungere la massa critica: nel cedolino hanno ancora scritto direttore?…non credo

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