Inspirandoci ad un post letto stamattina sulla Community di Fenice vogliamo sottolineare un aspetto che ci appartiene e che vogliamo sia chiaro a chi sta per associarsi alla nostra sigla. Attraverso il post, un delegato RSU di un’altra O.S. esprimeva il suo desiderio di voler aderire a Fenice e chiedeva se vi fossero nel suo caso impedimenti. Poichè il clima che si era creato assumeva, in termini di post di risposta da parte di altri colleghi in chat, connotati di scontro per il fatto che il collega fosse in organico ad altra sigla, in un contesto di espressioni di forte risentimento e critica verso le altre organizzazioni, abbiamo ritenuto opportuno fare in quella Sede delle precisazioni che riportiamo qui a beneficio di tutti coloro che ci seguono.
Fenice non si pone in contrasto con gli altri Sindacati. Il clima di continua campagna elettorale che contraddistingue in generale l’attività sindacale negli uffici, talvolta condotta attraverso affermazioni false o inesatte le più eclatanti delle quali archiviamo ai nostri atti a futura memoria, non ci riguarda. Non vogliamo avere rapporti con gli altri Sindacati. Siamo perfettamente consapevoli del fatto che il collega funzionario laureato, nonostante tutto, possa avere mille e un motivo, ambientale o personale, per essere iscritto ad una o più sigle. O possa ricoprire incarichi RSU o dirigenziali in altri sindacati. Non ci interessa. Se condivide e supporta il nostro disegno di decreto elegge e i nostri obiettivi è il benvenuto. Siamo sicuri che tra le compagini dei Sindacati ci sono tantissimi Funzionari Laureati che si sentono mortificati dal disegno di appiattimento portato a termine dai loro vertici. Fenice nasce anche per loro.
A noi interessa che i Funzionari con laurea specialistica/magistrale abbiano una loro Area. A contrattazione separata, ovvero l’unica formula per evitare, come succede adesso, che la dignità di un Funzionario laureato venga schiacciata dalla logica dei numeri che, evidenza insegna, sembra l’unica a guidare le determinazioni del Sindacato quando si tratta di noi.
Quindi Fenice vuole parlre esclusivamente ai colleghi proponendogli un patto, un’adesione, innovazione assoluta nel mondo sindacale, “a tempo”. Dodici mesi per realizzare il primo obiettivo. Se entro dodici mesi gli elementi presenti ci diranno che sarà inarrivabile saremo noi stessi ad invitare a disdire le adesioni.
Mese per mese faremo il punto della situazione. Un investimento, un aperitivo al mese, per ribaltare il tavolo. Se il decreto legge verrà spinto sin da subito da tantissime adesioni i tempi potrebbero essere addirittura più brevi. Vogliamo portare a Palazzo Chigi e in Parlamento la voce dei colleghi. Ora. Subito. Mentre ad altri conviene diluire nel tempo promesse da rinnovare continuamente mentre le casse si gonfiano, secondo un vecchio detto del mondo forense “causa che pende, causa che rende”, noi abbiamo una fretta del diavolo di realizzare il primo obiettivo, perchè c’è tanta gente che sta per andare in pensione e merita una soddisfazione finale e ci sono tanti giovani che stanno pensando di andare via e si stanno concentrando sullo studio per altri concorsi. Quindi la partita si gioca ora…adesso, prima dell’apertura delle trattative per il prossimo CCNL.
Stiamo sognando? Nessuno ci darà retta? Non abbiamo speranze? Tempo perso? Intanto proviamoci, poi ne parliamo. Perchè noi nel ruolo di quelli che stanno a braccia conserte scuotendo la testa mentre gli mettono i piedi in faccia… proprio non riusciamo a vederci.